E nella notte
Stanotte, qui schiacciata
dalle mie stesse gelide coperte,
frano nel materasso mio
fitto dove arido il deserto
mi stride i grezzi e gli antichi tagli;
e lievitando di un incrinatura al seno
così nera e cementea,
ora io ne scampo,
per incidermi in un cuscino di spine
che stanotte, qui
m’infilza la Vita.
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