Non penso tu sia
Non penso tu sia,
Eppur perdo ore ad immaginarti
E non mi dai pace.
Tormenti il mio sonno di ragazzina,
impotente,
e non mi resta che combattere oggi
per te, FUTURO
affinché un domani tu diventi
il mio più bel presente.
Sarebbe incoraggiante
certamente impossibile
se una sera, nella segretezza della notte,
tu, caro FUTURO,
ti rivelassi a me.
Custodirei gelosa il nostro incontro…
Stupida convenzione dell’uomo,
il pensare d’avere un FUTURO.
E se mai dovesse averlo,
il presente ormai passato,
dolce rimpianto,
sorriderebbe nel ricordo di chi l’ha vissuto.
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