Il mio rapporto con la musica
Scorro la traccia del titolo... il mio rapporto con... e poi leggo quella parola: musica; ma cosa rappresenta per me la musica?
Canzoni, testi, rime, suono, rumore, emozioni, sensazioni, battiti, fantasia, amore e poi? Altri mille sentimenti associabili a essa!
Una parola, sei semplici lettere... eppure essa è ricca di significato, di un valore profondo.
Se ci pensi ti accorgi che Lei è come una compagna; quante persone entrano ed escono dalla nostra vita, vanno e vengono, le viviamo in un giorno, ma le dimentichiamo in un istante!
Lei invece non è così: Lei c'è sempre!
C'era prima che nascessi, quando nel pancione della mamma cominciavi a battere i piedini; è una presenza costante nell'adolescenza e sono sicura che essa ci sarà anche fra cento anni, quando invecchiato e un po' intontito ritroverai il CD della tua vita, traccia dopo traccia, e ricorderai le esperienze passate, belle o brutte che siano state.
Ricorderai quella volta che continuasti a riascoltare la stessa canzone per più di due ore consecutive: "Troppo bella per cambiare" dicevi; oppure di quel ragazzo, quello che si era preso gioco dei tuoi sentimenti veri; quanti pianti, quanti litigi, troppe domande, mille dubbi...
E Lei? Lei era lì!... Scorreva intrappolata in un nastro, ti consolava quando, troppo triste, cadevi a terra, credendo che nulla avrebbe avuto più senso.
Poi cambierai traccia e a un tratto un flash...
Milano, 19 settembre 2007: il fantastico concerto di Vasco Rossi; tu e i tuoi amici: quanti sacrifici per riuscire ad avere i biglietti! Ma ne era valsa la pena!
... Ricordi tutte quelle emozioni come se le stessi rivivendo in quel momento...
Ho diciassette anni, una vita davanti, esperienze nuove, semplici indimenticabili turbamenti... ho deciso: le immortalerò tutte in quel nastro, tra testi rimati di canzoni che mi hanno seguito in questa crescita. Arriverò, ormai vecchia, su in quella soffitta fredda e ritroverò quel CD, dove sarà impressa la mia vita, tra rumore che diventa suono ed emozioni che si trasformano in lacrime di un dolce ricordo passato
"E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il CD della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa; tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell'altro, servono ad andare avanti.
Non pentirti, non giudicarti... sei quello che sei e non c'è niente di meglio al mondo!
Pause, rewind, play e ancora, ancora, ancora... non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro; e se scenderà una lacrima quando le ascolti... beh... non avere paura... è come la lacrima di un fan, che ascolta la sua canzone preferita!” (Tre metri sopra il cielo, radio caos 107.3)
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