Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
16ª edizione - (2013)

Racconto

Ho sempre visto il futuro come un tunnel buio oltre la porta del presente, perché ho sempre avuto paura dell’oscurità. In essa non si può vedere; vagare nel nero mi ha sempre terrorizzata perché mi rende incerta, come incerta sono sul futuro.
So che la mia strada è chiusa all’interno di quel tunnel: ho fatto un primo passo, alla cieca nel buio, ne ho fatto un secondo e poi un terzo e senza rendermene conto avevo incominciato a camminare; il mio cuore batteva sempre più forte, sentivo le gambe diventare fragili, nessuno era al mio fianco, nessuna mano stringeva la mia, ero da sola, io qui ad affrontare le mie paure, come un piccolo usignolo che ormai adulto spicca il volo lasciando il suo nido.
Raccolsi le mie forze, tirai un sospiro e incominciai a correre, volevo fare in fretta, arrivare subito alla luce a realizzare il mio sogno, ma non si può vivere nella smania di arrivare subito all’obbiettivo, come un bambino che vorrebbe diventare in un attimo adulto, per non dover affrontare le difficoltà, senza pensare a cosa perderebbe perché gli anni che lo separano dalla maturità non sono solamente negativi, ma hanno in serbo esperienze fantastiche.
Inciampai in un ostacolo che stava dinnanzi a me, lì per impedirmi di correre, ero a terra: quelli sono i momenti in cui bisogna avere tanta forza per riuscire ad andare avanti, quelli in cui pensi se realmente sia il caso di lottare, se non sia meglio restare lì accasciata sul terreno, per pigrizia, perché non si ha voglia di lottare e poiché ti chiedi se valga realmente la pena di sforzarsi.
La realtà è che la vita è una strada con le sue crepe a ostacolarti e i suoi bivi a crearti dubbi, ma non ci sono scuse, bisogna sempre andare avanti perché alla luce che tu non vedi ti aspetta il tuo sogno, quello che bramavi fin da piccolo e non sarà un ostacolo a fermarti, incontrerai altri problemi e non avrebbe senso arrendersi senza combattere.
Il futuro non sarà una lotta ad armi pari, tu sarai sempre in svantaggio se deciderai di affrontarlo senza lottare e anche se a volte sarà difficile dovrai sforzarti per diventare la persona che vorresti essere.
Lotterò, suderò, finirò per terra ma non mi arrenderò, non smetterò mai di credere in me stessa, devo credere in me per riuscire ad arrivare dove voglio, per riuscire a trovare un motivo per rialzarmi quando cadrò, perché il mio futuro non sarà deciso dalla dea bendata ma da me, perciò non dovrò affidarmi a qualcuno sperando che mi porti subito all’obbiettivo, ma camminare da sola, anche se dovessi trovarmi a barcollare nel buio.
Nel futuro vorrei realizzare i miei sogni per poter dare la prova che, se ci si tiene veramente, si può arrivare dove si vuole, stringere fra le mie braccia ogni persona che sta per cadere, ogni adolescente vittima di bullismo e ogni bambino che trova i suoi sogni schiacciati dalla sua condizione sociale, essere in più posti nello stesso momento per poter cacciare via le lacrime a ogni persona, vorrei che l’irreale diventasse vero e che niente possa essere definito impossibile.
La verità è che sono ancora acerba, nel futuro capirò che non tutto è come sembra, che non potrò desiderare la pace finché l’uomo bramerà la guerra, non potrò nutrire fiducia se qualcuno mi spezzerà il cuore e non potrò sperare più nell’impossibile perché ormai saprò che sarà irrealizzabile.
Nel futuro perderò piano piano la mia voglia di sognare, come già ora sta accadendo; ricordo ancora quando da piccola con una sola descrizione riuscivo a ricostruire intere città e come trasformavo la lettura di un libro in un film nella mia mente.
Nel passato ho lasciato tanto, compresi gli anni migliori della mia vita. Non si può avere senza dare, sarebbe come essere dei ladri, prendere senza offrire nulla in cambio, ho lasciato indietro emozioni e fantasia, ma spererò in quel che sarò.
Ma l’avvenire non è solo mio, tutto il mondo andrà avanti, finiranno guerre, ci saranno crisi, nuove invenzioni, improvvisamente dei ragazzi acquisteranno la fama mondiale, diventeranno cantanti, attori e registi di successo e prenderanno il posto delle vecchie stelle che col tempo si spegneranno una alla volta, perché il futuro non sarà solo gioia e bellezza, perché in esso ci sarà anche la morte, la vecchiaia, si perderanno pian piano persone importanti e al loro posto verranno nuove generazioni, magari figli o nipoti.
Rivedrai la tua infanzia negli occhi dei tuoi figli, riporrai in loro le più grandi speranze, li vedrai sperare sul futuro, dovrai sostenerli quando cadranno, guardarli crescere e vederli lentamente scivolare via dalle tue braccia, ma saprai che non dovrai più piangere per questo, perché tu sei uscita dal tuo tunnel, hai trovato la luce e il tuo sogno e ora sai che è il momento che anche questi prendano la loro strada e tu non potrai far altro che sorridere per quello che è stata la tua vita, per le avventure che hai compiuto, per i sorrisi che hai mostrato, per i sogni che hai realizzato e per quello che hai dato.
Quello sarà il tuo lento declino, in cui raccoglierai tutto quello che sei stato nella tua vita, vedrai gli altri sperare come hai fatto tu nel futuro a volte sarai triste, ma sarai sereno perché hai potuto vivere la tua vita in pieno.
Arriverà un giorno in cui non spererai più nel futuro, ma vivrai ogni giorno come se fosse l’ultimo, ti alzerai e ringrazierai di avere ancora un giorno da vivere, ripenserai a tutto quello che sei stato, tutto quello che hai avuto e pian piano saluterai questo mondo sperando che tutto quello che hai fatto in questa vita abbia aiutato gli altri a vivere in modo più sereno.
Adesso sono qui accasciata sull’asfalto, con mille ferite che bruciano e mi recano dolore, lentamente sto riprendendo le forze e sto cercando di appoggiarmi sulle braccia per alzarmi stringendo i denti per il male, devo farcela: ho un futuro davanti e combatterò per viverlo al meglio.


»Torna all'elenco dei testi
»Torna all'elenco delle edizioni

Copyright © 1999 - Comitato per Sofia - Tutti i diritti riservati.
Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010