Vita da adolescente - vietato ai maggiori di diciotto ;)
Sabato 20 Maggio 2011
Che pacchia … Sono in China, da sola, a riflettere, su cosa devo fare della mia vita, a cosa serve la vita, perché sono fatta così, in questo modo, perché abito qua, cosa amo di più, chi amo di più insomma su tutto.
Gerro non arriva, continua a non arrivare, decido di spezzare la solida e potente catena del non fare un cazzo accendendo una sigaretta.
È strano, i miei dicono che fumare fa male, ma io mi sento così bene quando fumo, mi sento sollevata, non me ne frega più niente delle regole, dei limiti, tanto si finisce sempre nello stesso modo: in cenere. La nicotina, penetrando nel sangue, si mescola alla tristezza e alla rabbia che ho in corpo, entrambe immotivate.
Oh… sento un motorino, vedo un motorino spuntare, e… è Luca.
Ma non posso parlare e sfogarmi con Luca, con lui o parli di break, o di sesso, o di moto, o di ragazze, o di ragazzi, o di graffiti, o di dilatatori, non di cose serie… o almeno fino a ora è questo quello che mi ha dimostrato.
Butto per terra la sigaretta, sprecata, come la mia intelligenza, forse.
Luca molto tranquillo e annoiato mi saluta: «Bella Sve».
«Bella!!» rispondo io con prontezza, ormai abituata alle sue risposte ed esclamazioni quasi meccaniche, la solita routine.
«Oh porca troia sai cos’ho sentito in giro??».
«No Luca non lo so».
«Scritch è vergine!!».
«Belloooo!» esclamo io con evidente disinteresse.
Cosa dicevo?! Luca parla solo ed esclusivamente di questo con me!!
Sorvolo il fatto che non ho la più pallida idea di chi sia ‘sto Scritch, alzo il sopracciglio e arriccio il naso… la mia espressione che fa capire alle persone, ai miei amici in particolare, che non ho capito niente.
Luca mi fa, spavaldo: «Che tenera quando arricci il naso… Comunque Scritch è il ragazzo di ieri… quello che ti ha fatto lo sgambetto…»
«Collione… da ieri ho capito che anche noi esseri umani possiamo volare».
Sorrido vedendolo sganasciarsi per terra dalle risate, starà ricordando la scena.
Finalmente arrivano i rinforzi… sento uno skate e un ragazzo che urla… riconosco la voce… i rinforzi sono per Luca, non per me.
Vedo spuntare due creste… sono Anthony e Marco… ora vi mostro una foto a cui assomigliano quando sono tutti e tre assieme:
Eccoliiiiiiiiiiii… ma quanto sono teneri!!!
Anthony mi si avvicina e mi bacia sulla guancia… non lo seguo… non capisco niente di quello che fa… perché da ora inizia a baciarmi sulla guancia se è già tanto che mi conosce?? Boh… questo è il bello dei maschi, non li capisci maii, maii, maii.
Marco mi si siede di fianco e mi mette il braccio attorno alle spalle… io lo fisso, mi infastidisce quando fa il “figo” ammaliando le ragazze, con me non funziona!!!
Luca, a quel punto, lo prende in disparte e gli parla normalmente… guardandomi e indicandomi con la mano, bassa, per non farsi vedere, ma non sono proprio l’ultima cretina nata… faccio finta di niente… il sapore del fumo mi fa schifo in bocca, senza voglia mi alzo e vado da Anthony, lui ha sempre le caramelle.
«Anthy… hai una caramella??».
«Oui, Svevina… alla fragola o al kiwi??».
«Come vuoi… mi piacciono tutte e due…».
«Le vuoi tutte e due che tanto a me non piacciono??».
«Ok Anthy… grazie».
«Spiegami come fai a essere così tenera, gentile, dolce e a essere nel nostro gruppo se quelle come te ci disprezzano?!».
«Sono entrata nel gruppo grazie a Marco…. eravamo insieme… poi ho iniziato a conoscere un po’ tutti i membri del gruppo e li ho trovati amici… li adoro… sono la mia seconda famiglia… gli voglio veramente bene».
«E poi??».
«Poi quando mi sono lasciata con Marco ormai vi eravate tutti un po’ affezionati a me, e io a voi e quindi ho continuato a frequentarvi… anche se io non sono del vostro identico carattere non vuol dire che voi non possiate volermi bene!! Anzi…».
«Anzi…».
«Direi che me ne volete eccome ahahahah».
«È vero… ti vogliamo bene ahahah tenera… ah già mi stavo dimenticando le caramelle… ahahahh ero preso dalla storia».
«Ahahahah tra… mi servivano per il sapore del fumo in bocca».
Mi ha dato la caramella e soddisfatta sono trotterellata fino ai gradini… e lì mi sono seduta… svaccata come al solito…
Finalmente Luca e Marco hanno finito di parlare… ho l’ansia… ma non so per cosa… forse perché non so cos’ha detto Luca a Marco!? Non lo so… anche perché sono quasi del tutto certa che Luca gli ha detto le sue solite stronzate da ragazzo geloso e single non per scelta… ma non avendo le prove direi che non so, non so a cosa prepararmi.
Marco torna di fianco a me e mi serra le spalle con il suo braccio… allora Luca non ha detto niente di cui preoccuparsi… Marco è calmo, tranquillo, sorridente, mi guarda, quindi è tutto normale… normalissimo… fin troppo.
Marco molla la presa alla mia spalla e si concentra a frugare nello zaino alla ricerca di qualche misterioso oggetto…
Tira fuori le carte da “Uno”, lo spirito di competizione di Luca lo attrae alle carte come una calamita… Anthy ha una faccia da ebete, come se non avesse mai giocato a “Uno” in vita sua, simile a questa::
Iniziamo a giocare… Marco distribuisce le carte…
Non le alzo nemmeno… le lascio sul piano di cemento che ci fa da tavolo e urlo a Marco: «Uee, Napoliiiii».
Lo conosco troppo bene per non capire che ha mischiato e distribuito le carte a suo favore… Luca mi guarda con un sopracciglio alzato… Marco sorride solo da una parte della bocca… sa che quando fa quel sorrisino scemo mi viene voglia di saltargli addosso, con due occhi a forma di cuoricino…
«Bastardo!» esclamo ridendo…
Marco raccoglie tutte le carte facendo cessare i piagnucolii di Luca…
«Mi conosci troppo bene… non posso barare con te».
«Non dovresti farlo con nessuno», dico convinta.
Mi guarda, sposta la testa leggermente verso la spalla… mi fa un occhiolino e mi passa tutte le carte…
Inizio a mischiarle…
Guardo le mie… la solita sfigata… neanche una carta decente… Luca sorride soddisfatto e come un cucciolo si raddrizza e alza la testa… con un buffetto gli faccio cadere il cappellino da rapper… mi guarda con uno sguardo assassino sostenuto dal mio fantastico dito medio…
Marco, scocciato dalle sue carte, tuona: «Iniziamo o no ‘sta minchia di partita del cazzo?!».
Lo guardo e penso: “Ahahahah sfigattoooo… le carte di merda ora ce le hai tu!!!”.
Inizio a ridere… Marco accende una sigaretta… accendino scarico… rido ancora di più… lancia l’accendino addosso a Anthy, che ride anche lui come un pirla… io gli chiedo, provocatoria: «Marco… perché non l’hai lanciato a me l’accendino?».
«Perché sei la mia ex e non voglio farti male…».
«Ah, perché se non ero la tua ex me lo lanciavi addosso??».
«Sì…».
Soddisfatta penso a Marica, a Lucrezia, a Carlotta, che andavano dietro a Marco, poi penso a Marco che gli lancia un accendino… sorrido, sadica.
Ovviamente la partita la vinse Luca… che corre per tutta la china urlando «Ma chi sonooooooo, ma chi sonooooooooooooooooo… eheh, pirletti… adesso chi è il più bravo… ?!».
Mi alzo e gli prendo di nuovo il cappellino da rapper… però questa volta lo tengo e inizio a correre anche io… seguita da Luca…
Prendo il vicoletto che va da dietro la china al campo da basket ma sbatto contro Marco… sbattendolo per terra e cadendogli addosso…
Oh cazzo… sto arrossendo, sento la pelle del viso diventare ardente, però ho le mani fredde… Marco alza il collo verso di me… era da tanto che non gli stavo così vicino, che non vedevo i suoi occhi verdi così gioiosi… però mi dimentico che si sta avvicinando in modo molto allarmante a me… e non mi accorgo che lo sto baciando… e non mi accorgo che lo sto baciando baciando… e non mi accorgo di avergli preso il viso tra le mani e non mi accorgo che mi sta abbracciando… e non mi accorgo che mi sto baciando con il mio ex davanti a mezza Burago… scatto in piedi imbarazzatissima perché stanno passando a due passi da noi Chiara e Michela… che mi guardano, allibite … Marco si alza svogliato…mi prende la mano e mi trascina di nuovo dietro alla china… indifferente al mio sguardo pietrificato…Luca e Anthy iniziano a ridere… e cantano una stupida canzoncina su me e Marco…
Marco ride… ma, ma, ma…. ha tolto l’apparecchiooo…ha un sorriso perfetto… non me ne ero accorta… ecco perché baciarlo mi è sembrato strano…
Anche io rido… rido per la canzoncina, rido per la faccia di Chiara e Michela, rido per la mia faccia, rido per l’espressione soddisfatta di Luca… l’espressione soddisfatta di Luca?! Ahahahha grandioso, so che c’è dietro lui a tutta questa storia.
Me ne frego di quello che dicono i miei parenti… me ne frego di tutto e di tutti… voglio bene ai miei amici… alla mia seconda famiglia e non ho intenzione di lasciarli senza lottare per averli.
5 Dicembre 2011
Non sono più un’innocente bambina, sono un’adolescente, alta, slanciata, già, un’adolescente.
La mia pelle, pura, viene sfiorata dal pesante odore di drum, sento ancora sotto le mie dita i fini granelli di sabbia, nei miei occhi ancora in atto il paesaggio, il mare e delle onde che si spezzano sugli scogli in mille diamanti.
Sudata, sono sdraiata sul mio letto, in intimo, la pelle, ancora abbronzata, racchiude gelosa il tepore dell’estate.
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