Futuro, una parola, sei lettere e una grande speranza
Futuro, per molti una semplicissima parola, per me la svolta infinita.
Il futuro va preso fra le mani come i dispersi nel deserto prendono quel poco di acqua chiara e pura, come la luna piena in primavera, fra le loro mani.
Il futuro va creato grazie alle disgrazie del presente e del passato.
Non ti sei mai sentito freddo e perso nella disperazione? Ti sei mai trovato a costruire speranze ma il fallimento era tutto quello che conoscevi? Allora ricorda tutta la tristezza e la disperazione e lasciati andare, lasciati trasportare lievemente dal vento della ragione verso un futuro migliore, perché sarà quello il cambiamento vitale, sarà quello a plasmarti, sarà quello il momento in cui la tua vita potrà essere, finalmente, libera. Perché in fondo il futuro è un enorme castello di vetro ove il primo urto potrebbe infrangergli una crepa o peggio, distruggerlo. Ma se ogni uomo sulla terra, se ogni scintilla del fuoco, ogni goccia dell’oceano lo sosterrà, esso non cadrà.
Io vorrei un futuro migliore, un futuro dove una persona bianca possa essere amica di una persona nera, dove una ragazza con curve abbondanti possa essere amata come si ama la propria madre, dove l’umano riesca a condividere con madre natura il dono della vita senza aver bisogno di distruggerla.
Vorrei un futuro senza alcun minimo pregiudizio, senza più follie come il genocidio, fratricidio, come stupri, povertà, un futuro bello, bello da morire. Un futuro ragionevole. Un futuro libero. Un futuro sulla riva opposta di questo enorme fiume, purificato dall’acqua della sorgente cristallina, dove il veleno diventi profumo emanato da pini colpiti dalla luce abbagliante del sole durante l’alba. Un futuro con ali argentee che oltrepassa l’oscurità fino ad arrivare all’arcobaleno, un futuro dove bombe nucleari diventino voci melodiche e armoniose, un futuro con un valore molto più alto di oro, platino e diamanti uniti, un futuro più unico che raro.
Un futuro che segua i giusti ideali, simili alla Stella Polare, irraggiungibili, ma che indichi la retta via. Questo è il mio perfetto futuro, qual è il tuo?
Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)
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