L’amare te, l’amarti, l’amore…
Non t’amo come fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
(Neruda).
L’emblema su due “perle” preziose nella vita dell’uomo: AMORE E NATURA.
È questo che i poeti evocano attraverso infiniti spazi e infinite immagini…
Verità talmente pure e supreme che hanno cercato di spiegare, mostrandoci la condivisione di uguali sensazioni, la scoperta di antidoti e paesaggi su cui puntare il nostro sguardo…tutto attraverso i loro lavori.
Con massime esaltazioni e tanta melodia nel suono delle parole ci hanno regalato un po’ delle loro risposte a tanti dogmi di vita… risposte diverse, soggettive, ma risentite.
Neruda in questa sua poesia non vuole raggiungere tanto splendore nell’argomentare e sorprendere, non vuole trovare nessuna logica tanto meno motivare l’amore… vuole solo condividere questo sentimento di cui noi tutti ci nutriamo, come fosse una verità inconcepibile, di cui non possiamo fare a meno e in cui non c’è morale.m
Non c’è morale…
Esattamente come te, mio amore, che sei anima nel cuore e ombra nella logica…
Intense ore di puro amore in tanta ipocrisia…
Tu che con le tue bugie hai scolpito dentro me la diffidenza,
tu che con le tue verità hai infranto dentro me il dolore…
Perché hai voluto recare tanta imperfezione nella nostra storia?
Perché hai voluto sfruttare il mio amore come fosse un’esigenza di cui approfittare in abbondanza…
Ingordo di tanto errore, ti sei saziato del mio perdono.
Come aria oscura mi hai dato il respiro, che incessantemente hai cercato di soffocare…
Tu sei lì in mezzo alla folla e io qui in mezzo alla folla.
Tu pensi agli errori, io penso ad amarti…
Perché so che nell’amore posso rifugiarmi senza temere e avere paura di un imbroglio
Perché già so: in amore non c’è verità…
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
Dentro sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che nasce dalla terra.
(Neruda)
Insieme ci siamo dissetati di acqua, che però non ci ha lasciati sbocciare…
tu seme e io terra
Non ho saputo farti crescere e fiorire…
Ma dentro di me, mio amore, tu racchiuderai tutto un intero albero in fiore…
Perché con te ho vissuto ogni stagione fredda e calda…
Perché con te ho apprezzato la natura e la sua bellezza…
Perché eri tu e perché era amore.
Perché sei rimasto nell’innocenza di un bambino, che non sa di recar danno.
T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti.
(Neruda)
Sei arrivato inaspettatamente…
E non hai saputo far altro che ammaliarmi con il tuo sguardo, ricordo ancora quel giorno, era una sera d’estate.
I tuoi occhi i tuoi dannatissimi occhi, li posso solo odiare, mi disgustano…
Mi guardavano e fin dal primo giorno mi mentivano… mi hanno guardata sempre… e sempre mi hanno mentito.
Mi sono fidata e lasciata trasportare dalle tue menzogne, consapevole d’esser vittima, me ne sono fregata… ho respinto la realtà e accettato l’idea di te, di avere amore per te.
Avrei potuto svelare le regole del tuo gioco che sai, amore, conoscevo bene… ma ho preferito gustare il sapore dell’aria quando ti avevo accanto, ho preferito avere al mio fianco la tua spiritualità in disarmonia ai tuoi gesti… ho preferito amarti a ogni costo.
Sapevo che eri sale dentro la mia ferita aperta, ma più bruciava e più volevo questo male… che a me poi faceva bene.
Ingorda io, o avido tu…. ho preferito continuare sciupando la stima che avevo di me…
Ti ho amato a ogni tuo pugno e a ogni tua carezza, ti ho amato quando desideravi altre donne, e ti ho amato quando desideravi forse troppo me… ti ho amato quando ho creduto che mi potessi amare e ti ho amato quando mi sono scontrata con la verità che non mi amavi o non potevi amarmi in quanto non lo sapevi fare.
Che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
(Neruda)
E ora sono qui, e l’unico modo per mantenere vivo il sentimento è pensarti e parlare di te…
Di fronte alla schermata di un pc, battendo sulla tastiera riscopro la magia di una storia… che non è finita, che non finirà, perché è vivo ancora quest’amore logorante.
Guardo il cielo.
Tu ancora lì, in mezzo alla folla, ma stavolta io qui, in solitudine.
Tu a pensare a come ritrovare un’appagante felicità…
e io a cercare di domare e controllare l’amare te, l’amarti, l’amore…
stringiamoci forte per l’ultima volta, amore mio,
in uno scritto che ancora parla di noi,
che ci appartiene…
perché tu nel tuo letto e io nel mio questa notte,
prima d’addormentarci, ci penseremo per l’ultima volta, mantenendo integro
il ricordo di un amore violento, a senso unico,
che dentro me non si dà pace,
sfocia solo nelle tue vene, ma che pur purtroppo non è mai arrivato al tuo cuore.
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