Un sogno per sempre
Mi chiamo F.T. e sono un’adolescente di 16 anni. Sono una ragazza come tutte le altre che si ritrova ad affrontare i drammi dei primi amori, le incomprensioni con i genitori e le paure per un futuro troppo lontano e anche troppo vicino; ma nel cassetto custodisco un grande sogno: diventare una scrittrice.
Sebbene fin da piccola i libri siano stati i miei veri compagni di giochi, non avevo mai pensato alla possibilità di poter scrivere io stessa le straordinarie avventure che vivevo grazie a essi, ma una scoperta, o meglio, un incontro straordinario ha cambiato completamente la mia vita.
All’età di dodici anni io conobbi Jane. Sì proprio lei, Jane Austen, mia ispirazione, mio modello e, in qualche modo, mia migliore amica.
Sarebbe bello poter raccontare la scoperta di un polveroso volume nello scaffale di una biblioteca silenziosa; la verità è che è accaduto tutto per caso. Ma come dicono molti, gli incontri più straordinari avvengono quando meno te li aspetti.
La scuola era finita da poco e io mi ero riparata dal caldo afoso della città nella casa di montagna dei miei nonni; ma nonostante le passeggiate e i giochi all’aria aperta le giornate non sembravano aver mai fine. Così decisi di iniziare, finalmente, quel piccolo libretto che una mia amica mi aveva rifilato da leggere contro la mia volontà.
Iniziava così: È un fatto universalmente riconosciuto che uno scapolo provvisto di un cospicuo patrimonio non possa fare a meno di prendere moglie. Per poco che si conoscano i sentimenti o le intenzioni di un uomo ricco e senza moglie al momento del suo primo apparire in un certo luogo, questo fatto è così radicato nella mente delle famiglie del vicinato, che egli viene subito considerato legittima proprietà dell’una o dell’altra delle loro figlie…
Parole ironiche e frizzanti che corrono veloci sotto gli occhi e come onde del mare scorrono imperterrite a ogni riga trascinandoti sempre più al largo nel meraviglioso mondo che gelosamente racchiudono.
Colpita fin da subito da questa vivacità mi gettai a capofitto nella lettura senza badare minimamente allo scorrere, ora veloce, del tempo. Quando finalmente sazia chiusi il libro, il caldo sole estivo era già tramontato oltre le vette e al suo posto una pallida luna iniziava ad affacciarsi timidamente nel cielo.
Purtroppo, le pagine terminarono velocemente e con esse anche la mia gioia nel leggerle. A questa si sostituiva pian piano la trepidazione di poter tornare a immergermi in quei mondi incantati.
Tornata a casa, quindi, comprai tutti i suoi sei romanzi e cominciai a leggere. Che fossi a casa o per strada, che fosse sera, giorno o notte fonda, quando sfogliavo quelle delicate pagine tutto intorno a me mutava e miracolosamente mi ritrovavo in una stanza con pareti decorate da carta da parati dai tenui color pastello e arredata con mobili di legno dorato, piccole poltrone ricamate, morbidi cuscini e vasi di fiori; i raggi del sole, come unica fonte di luce, filtravano da grandi finestre affacciate su verdi giardini; era tutto talmente reale ai miei sensi che riuscivo a percepire la delicatezza di una sottana di seta e la freschezza di lunghi guanti bianchi accarezzarmi la pelle; un penetrante profumo di rose aleggiava nella stanza, biscotti al burro appena sfornati si offrivano invitanti. La mia realtà scompariva e il mondo che Jane aveva voluto descriverci si materializzava nitido davanti ai miei occhi.
Grazie ai suoi libri, ho passato alcuni dei momenti più belli e intensi della mia giovane vita e da quel momento il mio sogno è stato quello di regalare le stesse emozioni agli altri.
Sebbene ormai siano passati più di quattro anni, oggi come allora i libri sono rimasti il mio rifugio per scappare da una realtà troppo grande e spaventosa. Che sia un romanzo di Jane Austen, di Emily Brontë, di Dostoevskij, di Tolstoj, di Baudelaire, di Flaubert, di Wilde o di altri, la gioia è sempre la stessa, perché il regalo più grande che i libri riescono a donarci è la consapevolezza che nonostante il mondo vada sempre di corsa quelle pagine vergate d’inchiostro rimarranno sempre uguali, che a dispetto dei drammi dei primi amori, delle incomprensioni con i genitori e anche di quel futuro così incerto, Elisabeth sposerà Darcy, Heathcliff amerà Catherine per sempre, Dorian rimarrà giovane mentre il suo ritratto invecchierà e persino Jane e tutti gli altri scrittori della storia rimarranno vivi in eterno insieme ai loro libri.
Un giorno anche io sarò insieme a loro, non importano la fatica e i sacrifici; un giorno, le mie parole saranno il rifugio e il conforto di qualcuno e io allora sarò là, con Jane, a vivere il mio sogno per sempre.
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