Versi d’un cuor colmo d’amore invisibile - da "La morte a Venezia" di Thomas Mann
Piangon le nuvole dentro i ricordi di giorni solari
brucia questa pioggia sotto l’indifferenza umana che rende sterile ogni anima
abituati a emozioni di servizio i sognatori di poesia s’estinguono schiacciati da logiche comuni
scaraventati in un’irrealtà così vera da far male,
ove il cielo soffoca il sole e il giorno si spegne.
Qui in un pittoresco deserto d’emozioni
ho incontrato il battito silenzioso dei tuoi occhi, trappola mortale per le anime impressionabili;
ho bramato, mascherato, il tuo corpo timido e letale;
ho corrotto la mia anima con giuochi innocenti di finta giovinezza;
un castigo di essenze che violente hanno rapito la mia morale
un’anima venduta per l’indifferenza di un amore.
Ma nello sfrenato attimo dell’abbraccio d’una morte animale
quegli occhi mi hanno inseguito e finalmente scrutato
come un’idea ribelle mi hanno incalzato l’anima
e,
non è stato che un attimo d’eterno bagliore
come vento che dolce cura le membra
i miei pensieri hanno trovato grembo in cui riposare
cullati da sospiri di un’eterna promessa.
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