Un'esperienza di lettura
Mentre l'autunno colorava gli alberi e stingeva il cielo, la guerra diventò una triste abitudine, le battaglie un susseguirsi sempre uguale di stragi e sudore. Sentiva che le mancava uno scopo e iniziava a sospettare che la chiave della sua vita non fosse sui campi di battaglia.
Ormai non so più quante volte mi sono emozionata leggendo frasi come questa su una pagina di un libro. Non posso neppure contare tutte le volte che sono rimasta sveglia fino a tardi per leggere un capitolo in più del libro che tanto mi appassionava. I libri: un insieme di parole stampate su fogli rilegati che creano universi interi, che ci narrano storie avventurose, che ci fanno stare con il fiato sospeso fino alla fine, che suscitano in noi tante emozione. Un libro è un'avventura in cui fa sempre piacere gettarsi e che non fa mai male rileggere.
Anche in famiglia diamo tutti una grande importanza alla lettura e raramente capita che qualcuno non sia immerso nella lettura di questa o quella storia nei momenti liberi. Recentemente ho letto Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin. Prima di Natale mio fratello mi ha prestato Il trono di Spade, un libro fantasy che mi è piaciuto davvero molto: narra le storie di varie case nobiliari di un continente immaginario, in un'epoca che ricorda il Medioevo.
La storia mi ha subito presa; malgrado le lunghe descrizioni rendano il ritmo narrativo un po' lento mi dispiaceva dover chiudere il libro. La trama è così avvincente e piena di sorprese e ogni capitolo prometteva di svelare verità fino a quel momento celate che ho letto l'ultima pagina solo un paio di settimane dopo aver letto la prima.
Ho iniziato subito a leggere il seguito di quello che è il primo volume della saga di Martin, Il grande inverno e anche in quel libro ogni pagina mi invogliava a leggere la successiva. Amavo alcuni personaggi, altri mi suscitavano odio, piangevo ed ero felice per loro, attraverso le parole scritte venivo a conoscenza delle loro esperienze, delle loro passioni e le loro emozioni diventavano anche mie. Iniziavo a conoscere ogni personaggio, i loro caratteri, le loro idee e persino il loro modo di pensare e ogni volta che leggevo di lui o di lei la sua immagine si formava nella mia testa e tutte le parole si trasformavano in azioni grazie ad un pizzico di fantasia e mi sembrava di fare delle loro vicende.
Così non ho più potuto fermarmi e dopo il secondo libro ho letto il terzo, poi ancora il quarto e altri ancora. Ho visto alcuni personaggi evolversi, altri morire in modi atroci, assassinati da un autore crudele che senza alcuno scrupolo li rimpiazzava con altri. Ho provato odio e poi simpatia per coloro che in principio erano i malvagi che poi si sono redenti; ho visto alcuni di coloro che erano i buoni tradire gli altri senza esitazione e altri ancora tentare di espiare le proprie colpe. Gli eventi si susseguivano uno dopo l'altro sotto i miei occhi ed io non potevo fare altro che leggere e scoprire trame sempre più complicate.
Così in quattro mesi, circa tremiladuecento pagine sono passate sotto il mio sguardo descrivendomi situazioni sempre nuove; e ora sono qui, ad aspettare con impazienza la pubblicazione del decimo, ma non ultimo, libro de Le cronache del ghiaccio e del fuoco, una saga che mi ha regalato così tante emozioni.
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