Io e "Due di due"
Io sto rileggendo un libro che per me è uno dei migliori e si tratta di Andrea De Carlo con Due di due. Io la prima volta che lo sentito è da un amico a me non mi prendeva (la voglia di leggerlo) ed ora lo sto perfino rileggendo una seconda volta.
Due di due per me vuole dire una vita migliore io infatti ammiro molto Mario e Guido hanno fatto tantissime esperienze e poi uno è riuscito a trovare il suo io e l'altro (Guido) sempre pieno di riflessioni.
A me piacerebbe fare la mia vita in quel modo: viaggiare, conoscere persone nuove, imparare cose nuove in poche parole essere Mario.
Perché proprio Mario? Perché mi identifico più con lui che con Guido.
Lui se ho letto bene è abbastanza timido con le ragazze ma non solo e poi ci arriva dopo un po' sulle riflessioni di Guido poi perché stare in campagna pensare di autoarrangiarsi con le cose che produce e non fare introdurre nella sua vita lo stato è una buona idea perché fa proprio schifo la burocrazia di oggi. Io in alcuni periodi mi accorgo in che schifo di mondo vivo e c'è sempre qualcuno che ti frega per non seguire le regole devi avere le palle per farlo insomma la penso come Martino (personaggio del film Jack Frusciante è uscito dal gruppo e dal libro di Enrico Brizzi) ed anche questo libro è tra i più bei libri e dice "un salto fuori dal cerchio che ci hanno disegnato intorno" e poi "non lasciare che ti sottomettano" e queste sono due frasi della lettera prima di ammazzarsi ed io gli do ragione e quello che pensa un po' Guido "colpisci il passato e distruggi il futuro" 'sta frase non mi ricordo dove l'ho letta tra i due libri ma mi ha colpito per me vuole dire pensare al presente ed no al passato o al futuro non fare nessun programma.
Questo libro parla anche dei sentimenti e riflessioni sull'amore come Guido osserva in tal modo una ragazza che gli interessa e cerca di capire i suoi difetti una riflessione che mi colpisce è di un stato d'animo che ha provato e glielo fa pensare a Mario che non perda tre quarti della sua vita (pensandoci è giusta) "Lo so come ti senti. È come essere dietro un vetro, non puoi toccare niente di quello che vedi. Ho passato tre quarti della mia vita chiuso fuori, finché ho capito che l'unico modo è romperlo. E se hai paura di farti male, prova ad immaginarti di essere già vecchio e quasi morto pieno di rimpianti". E anche lì ha ragione insomma Andrea De Carlo ha proprio fatto un libro molto realistico che per me è possibile ora sto finendo di leggerlo poi ho in mente di leggere Di noi tre l'ultimo libro di A. De Carlo ma mi hanno raccontato che non è come Due di due. Va be io vi ho scritto per parlarvi di questo libro e poi vorrei sapere se è possibile avere altri titoli di libri come Due di due, Jack Frusciante è uscito dal gruppo di questo genere.
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